ancora sul festival

L’Errichetta Festival nasce, con un nome bizzarro, da un bizzarro viaggio.

Il nome

Certo sarebbe stato forse più elegante chiamare il festival “Roma Balkan & Klezmer Fest” o forse avremmo potuto scegliere un titolo più accattivante, da classica serata balkan beat, tipo “KABOOM BOOOM BOOOM KALASHNIKOV OHPPA BOOM”, forse questo ci avrebbe giovato dal punto di vista pubblicitario (altrimenti perché tutte le serate balkan si chiamano così?), ma alla fine abbiamo optato per un più sobrio, misterioso e del tutto cacofonico Errichetta Festival. Ma perché?
Forse per la soddisfazione di essere cattivi, e non voler rivelare nulla al pubblico che ha solo voglia di leggere il titolo? Può darsi, può darsi AH AH AH (risata arcigna). Comunque se siete arrivati a leggere questo articolo significa che non fate parte della menzionata categoria di pubblico, per cui complilenti e andiamo avanti. Dicevamo, Errichetta Festival è un nome strano… ma perché proprio Errichetta tra tutti i nomi di ottuagenarie romane?

Errichetta Underground

Ecco una domanda che effettivamente non mi ero mai posto. Perché Errichetta Underground e non ad esempio Triestina Underground o Assuntarella Underground? Non a tutte le domande corrisponde una risposta certa. Errichetta è un’entità gioviale che vuole essere chiamata così. Tante storie e tanti aneddoti circondano Errichetta di un incerto alone di mistero… Ma procediamo con ordine.

Per chi ancora fosse nell’imperdonabile imbarazzo di non conoscere Errichetta Underground, ecco un riassunto di 15 parole:

Errichetta Underground è una folle band romana che suona per passione musica klezmer e balkan.

O per esser più precisi, si tratta di una fantastica band dal sound brillante, una band frizzante, simpatica, intelligente e umile, ma soprattutto formata da musicisti dal proverbiale fascino terribile.

Questa band, di cui fa parte anche chi scrive, è stata fondata nel 2006 a Roma da un musicista franco-polacco concepito a Newyork cresciuto in Francia, poi a Roma e che oggi vive tra Boston e Karlsruhe, e si è fatta le ossa suonando per le vie del centro fino a quando il suo ego, divenuto talmente grande che la città capitale dell’impero romano non bastò più a contenerlo, decise che era tempo di conquistare l’Europa.

E così, uno dopo l’altro caddero prima i festival italiani (Ferrara, Mercantia ecc ecc), quindi fu la volta di altri sventurati paesi che commisero il gravissimo errore di chiamarci a suonare, eclissando totalmente tutti gli altri ospiti.  Andammo dunque a Skopje, a Zagabria, a Neuchatel, a Lugano, a Heidelberg, a Lisbona, a Vienna e Albano Laziale.

Asan Rashid con l'ultimo CD di Errichetta Underground (Skopje, 2012)

Asan Rashid con l’ultimo CD di Errichetta Underground (Skopje, 2012)

E ovunque andassimo, pur non volendo, avevamo infallibilmente il duplice effetto di esaurire tutte le scorte alimentari nazionali e stregare la popolazione con il nostro proverbiale fascino terribile, tanto che ogni addio ci ha lasciato in ciascuna occasione con un briciolo di malinconia del cuore.

Ma qual’è la migliore medicina alla nostalgia se non una rimpatriata? Ecco com’è nato l’Errichetta Festival. L’idea era semplicemente quella di portare a Roma a suonare con noi i nostri amici, incontrati per caso o venerati come maestri, di invitare a casa nostra i musicisti che condividono la nostra passione per questa musica e che sono stati fondamentali modelli nella nostro metaforico e concreto viaggio nella musica balkanica e klezmer, per condividere con il pubblico che ci conosce o che semplicemente ama questa musica, una serata indimenticabile.

Il Festival in sé

Appunto così è nato il Festival. Per passione e non per lucro. Dovete sapere che Errichetta, nonostante la bravura, l’intelligenza, l’umiltà e il proverbiale fascino terribile, non è un gruppo molto facoltoso, così ogni anno investe tutte le sue forze e i guadagni del tour estivo, per organizzare al meglio questo festival… e nonostante il progetto sia sempre un po’ folle e al disopra delle possibilità organizzative, è un fatto che il successo dell’evento ci ha sempre ricompensati con profondi momenti di pura poesia e attimi di grande energia e coinvolgimento.

La passata edizione

EF3

locandina dell’ EF3

La scorsa edizione ad esempio è stata un vero successo. Per la prima volta il festival è stato ospitato da un teatro d’eccellenza, il Teatro Valle appunto, con il quale Errichetta Underground aveva collaborato in diverse occasioni, ma mai prima d’allora come organizzatore di un evento.

E’ vero, un po’ di inesperienza ci ha creato qualche inevitabile inconveniente tecnico di cui far tesoro, ma la serata è stata un tale successo che il teatro non bastò a contenere gli spettatori e molti ancora ricordano gli accorati appelli dell’organizzazione a non ballare nei balconcini.

Certamente la selezione di ospiti è stata determinante. Con virtuosi musicisti del calibro di Mike Cooper,  Nour Eddine (polistrumentista marocchino), Adrian Receanu (clarinettista moldavo), Alex Bonham (contrabbassista australiano), Asan e Jashar Rashid (macedonia, tromba e percussioni della Cherkezy orchestra e Markovic orchestra) il successo della serata era inevitabile.

Vista l’esperienza della scorsa edizione, quest’anno non saremo da meno. I nostri amici, gli ospiti che stiamo contattando, sono tutti musicisti di fama internazionale e di raro talento. Grazie a loro metteremo in piedi un’altra straordinaria maratona di musica balcanica e klezmer degna di un Errichetta Festival.

Vi invito a curiosare nel resto del sito per maggiori informazioni sulla serata.

Arrivederci al 15 dicembre al Teatro Valle